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Gli alberghi gay e gay-friendly stanno crescendo a vista d’occhio e sui siti di booking è facilissimo trovarne di nuovi. C’è davvero bisogno di specificare che una struttura è gay? Ma soprattutto, cosa vuol dire gay-friendly per una struttura ricettiva?
Di norma nelle strutture gay viene garantito il comportamento rispettoso del personale e degli ospiti. Ovviamente questo è già sancito dalla legge: nessun esercizio commerciale può discriminare la clientela in base a religione, provenienza e preferenze sessuali. Ma questo non significa che non accada nella realtà.
Questi hotel non sono luoghi di trasgressione (come potrebbe succedere per le strutture men only, adult only ecc.), ma sono esattamente come tutti gli altri. Semplicemente chi ci lavora mette il massimo dell’attenzione e del rispetto per evitare anche le più banali delle situazioni imbarazzanti.
Hotel e case vacanze decidono di dichiararsi gay o gay-friendly per poter entrare in contatto con la clientela gay, ed è esattamente la stessa scelta che fa ogni albergo.
In sostanza l’hotel decide di posizionarsi su una nicchia di mercato, specializzandosi in quello. Per intenderci è lo stesso motivo per cui esistono hotel per famiglie con bambini, alberghi per cicloturisti, strutture per biker o hotel per conferenze e business.
Girando per il mondo abbiamo visitato e scoperto tantissime strutture alberghiere e catene di alberghi gay e gay friendly.
Molto spesso sono veri e propri punti di riferimento per la comunità LGBT, e siamo arrivati alla conclusione che ci sono almeno 8 motivi per cui sono da scegliere!
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