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Il Wadi Rum è un deserto di sabbia rossa simbolo, insieme a Petra, della Giordania. Un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e dal 2011 rientra fra le aree naturalistiche protette dall’UNESCO.
Un luogo unico nel suo genere e con caratteristiche che lo rendono diverso da altri deserti in giro per il mondo. La sabbia dal colore rosso accesso, le dune di sabbia e gli imponenti massicci di roccia granitica ti rimarranno impressi nella memoria.
Il miglior modo per visitare questo luogo è con un tour in jeep, con un cammello o anche a piedi e una delle esperienze più incredibili da fare qui è dormire in un campo tendato circondato da milioni di stelle.
Il Wadi Rum era già conosciuto in epoca preistorica, qui infatti i pozzi e le sorgenti sotterranea lo avevano reso abitabile. Girando per il sito ti capiterà di vedere qua e la incisioni e disegni su pietra risalenti alla preistoria. Si stima che le incisioni che decorano le pareti del Wadi Rum siano oltre 30mila.
La fama del deserto però è dovuta in gran parte a Lawrence che abitò qui durante la Rivolta Araba dell’inizio del Novecento. L’esercito del sovrano Hussein Bin Ali, insieme a Lawrence, attraversò a dorso di cavallo e cammello il Wadi Rum per andare a conquistare Aqaba e contrastare l’avanzata degli Ottomani.
Una volta arrivati al centro visitatori del Wadi Rum ad accogliervi ci sarà la visione di questa enorme montagna. Il nome originale è Jabal al-Mazmar ma è stata ribattezzata con il nome “i sette pilastri della saggezza” in onore di Lawrence d’Arabia.
Questo piccolo villaggio si trova proprio alla fine della strada asfaltata ed è uno dei luoghi amati dai backpacker. Qui infatti è possibile trovare una sistemazione in tenda a prezzi bassissimi oppure piantare la propria.
Anche se della sua casa rimane molto poco, pare che Lawrence d’Arabia abbia abitato proprio qui durante la famosa Rivolta. Le guide e i beduini saranno orgogliosi di mostrare le rovine e l’antica cisterna.
Le rovine di questo tempio si trovano a poca distanza dal villaggio di Rum. Il Tempio Nabateo risale a circa 2000 anni fa ed era dedicato a Lat, dea degli inferi e della guerra.
Sicuramente fra le più belle di tutto il Wadi Rum. Un cumulo di sabbia dal colore rosso acceso che percorre le pendici di Jebel Umm Ulaydiyya. Qui è possibile noleggiare tavole (alquanto sgangherate) per fare sandboard.
Queste iscrizioni sono fra le migliori conservate in tutta l’aea. Si trovano sulle pareti della roccia e hanno origine preistorica.
Questo piccolo canyon scavato dagli agenti atmosferici, spacca il monte Jebel Khazali. Attraversalo per i suoi 150 metri per ammirare le incisioni con gli animali selvatici.
Le forme che le rocce del Wadi Rum assumo sono delle più sorprendenti. Gli agenti atmosferici come il vento e la pioggia, hanno scolpito queste rocce creando delle vere e proprie sculture naturali. Se il ponte di Burdah è il più grande, quello del Umm Fruth è il più incredibile.
Guida Giordania | Giordania, guida Meridiani
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