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Ogni città ha i suoi segreti e tra tutte la Città del Vaticano ne nasconde a quintali. Se hai deciso di visitare Roma, non puoi non andare ai Musei Vaticani dove potrai scoprire tantissime cose mai raccontate su Michelangelo e sull’arte gay in Vaticano.
Mescolati alla folla e preparati a scoprire tantissime cose che nei libri non sono nemmeno lontanamente menzionate.
Fra le statue delle sale Vaticane, la Cappella Sistina e una visita a San Pietro, abbiamo imparato più cose della cultura gay che nella gay street romana. Ecco alcune delle curiosità che abbiamo imparato durante la nostra visita dei Musei Vaticani.
L’imperatore Adriano era bello come pochi altri uomini, con barba incolta e un fisico statuario e nei Musei Vaticani è possibile vedere un suo busto in marmo. Ma quello che attira la nostra attenzione è Antinoo, storico e bellissimo amante dell’Imperatore.
La loro storia d’amore è stata tramandata nel tempo, e qui, nella città della Chiesa Romana i due sono riuniti uno accanto all’altro grazie alle incredibili sculture che li rappresentano. Ma non solo, l’intera stanza, la Sala III è una ricostruzione del Serapeo del Canopo di Villa Adriana a Tivoli, ovvero il luogo che l’Imperatore Adriano fece costruire nella sua villa proprio per onorare il culto del Serapeo, ovvero il culto egizio associato ad Antinoo che dopo la sua morte divenne per volere di Adriano un semi-deo onorato in tutto l’Egitto.
Non a caso la villa di Adriano a Tivoli rientra tra alcuni dei siti storici più importanti per la cultura LGBTQ+ del mondo.
Michelangelo ha lasciato in tutta la Cappella Sistina le tracce della sua sessualità, dipingendo amori, passione e desideri.
Follemente innamorato di Tommaso de’ Cavalieri, a cui aveva dedicato un poema d’amore, dipinse Gesù Cristo con il suo volto. Bellissimo ma cattivo, l’affresco racconta di come Michelangelo è stato rifiutato da de’ Cavalieri.
Dal sonetto scritto da Michelangelo così si legge:
l’amor mi prende e la beltà mi lega;
la pietà, la mercé con dolci sguardi
ferma speranz’ al cor par che ne doni.
Chi l’ha detto che nelle chiese non ci si può baciare? Sempre nell’affresco del Giudizio Universale, tra disperazione, inferi e diavoli, ci sono ben tre coppie di uomini che si baciano. Mentre in basso a destra, proprio vicino alla raffigurazione della porta dell’inferno, si passa dai baci a qualcos’altro! Ma lo lasciamo scoprire a te.
A Michelangelo piacevano gli uomini rudi e muscolosi. Secondo molti studiosi Michelangelo sceglieva i suoi modelli nei porti o nelle saune. Magliette attillate, corpi nudi e bicipiti impressionanti. Le donne, che non erano propriamente amate da Michelangelo, sono state rappresentate tutte come se fossero degli uomini: tozze, muscolose e con i pettorali.
I Musei Vaticani sono uno dei musei più visitati al mondo e a meno che tu non voglia fare file chilometriche con il rischio di perderti la visita perché ci sono troppe persone, allora è il caso di organizzare tutto per bene e in anticipo così da non perdere tempo
Letture consigliate: Citizen gay. Diritti e affetti | Quando eravamo froci | Viaggio nella Cappella Sistina
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