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In Giappone ci sono delle regole sociali diverse dalle nostre e anche in luoghi che non ci sono del tutto sconosciuti, ci si potrebbe trovare spiazzati dal capire come funzionano le cose. Le saune gay in Giappone sono uno di questi spazi.
Nelle grandi città ce ne sono di grandissime e aperte 24 ore su 24, ma spesso è possibile trovarne anche di piccoline. Cercarle online non è facilissimo, ed è per questo che in questa guida ne consigliamo qualcuna che abbiamo provato. Ma se non sei a Tokyo o Osaka, puoi cercarle con il nome Hattenba oppure 発展場.
In quasi tutte le saune gay si può entrare anche se si hanno dei tatuaggi, diversamente dagli onsen e dai bagni pubblici termali. Se i tatuaggi sono vietati, non ti faranno entrare in ogni caso perchè sei occidentale. Una volta entrati, ci sono alcune regole da seguire.
Se nelle saune gay in Italia o in Europa ci si spoglia per lanciarsi subito nell’azione, nelle saune gay in Giappone bisogna fare prima alcune cose.
Qui le saune sono dei veri e propri alberghi, dove è possibile fare il bagno termale, o dormire in camerate o stanze private.
Nell’area dedicata ad acqua e saune c’è azione e relax. Le vasche di acqua bollente aiutano a rilassare i muscoli e scaricare le tensioni, mentre i frigidarium aiutato a ritrovare la tonicità. In queste due aree non succede nulla di particolare, se non scambio di sguardi.
Quando ci si sposta nelle saune si comincia a poter vedere e fare qualcosa. I giapponesi sono molto timidi e spesso non sono nemmeno troppo interessati a finire a letto con un occidentale. Quindi se vorrai provare a tentare un approccio, lasciati andare e parla tu per primo. In caso contrario ci saranno molte persone disposte a spiarti e osservarti, ma nessuna oserà toccarti.
Le stanze con i televisori trasmettono porno giapponesi, che censurano con dei pixel grossolani le parti intime. È qui che seduti su poltrone, materassi e divanetti che si può cominciare ad avere un approccio.
Banali, asettiche e fumose, nelle sale fumatori ci sono pochi divanetti, grandi posaceneri e giornaletti porno. È un’area utile per chiacchierare con qualcuno.
Uno dei grandi shock culturali delle saune gay giapponesi sono le camerate con letti e materassi dove i giapponesi si fermano a dormire. Si, dormono davvero e solo in pochi fanno volare le mani sotto i piumoni. Completamente buie, queste stanze sono zeppe di persone che decidono di rimanere a dormire qui invece di prendere un albergo. Ci sono anche delle stanze private che hanno all’interno televisore, lubrificante e preservativi.
L’esperienza in queste saune per noi è stata divertente e straniante allo stesso tempo. Funziona tutto in modo diverso, ed essere due occidentali, uno dei quali molto tatuato, non ha aiutato a creare situazioni conviviali con chiacchierate e scambio di opinioni. In ogni caso per un’esperienza completa in Giappone, un giro in sauna andrebbe sempre fatto. Ecco le più grandi e frequentate saune gay di Tokyo e Osaka.
Foto principale di Alex Torres con licenza Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
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