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Osaka è una delle città più aperte del Giappone, anche dal punto di vista dell’omosessualità. Pur mantenendo tutte le regole sociali che preferiscono non mostrare troppo affezione, a Osaka la comunità LGBT è ben integrata. Ci sono diverse zone con un alta concentrazione di locali gay, ma la più frequentata è Doyama, nei pressi della stazione Umeda/Osaka Station.
I bar giapponesi sono completamente diversi da quelli occidentali e spesso sono difficili da individuare, ma basta seguire bene le indicazioni per ritrovarsi a fare festa con qualche giapponese amante dell’occidente. In questa guida ci sono i bar più famosi e frequentati, in cui gli stranieri sono ben accettati. Ma soprattutto a Doyama potrai trovare tantissimi altri piccoli bar, c’è solo il rischio che ti mandino via perché non sei giapponese.
Questo bar è davvero molto popolare e ospita serate molto apprezzate sia dai giapponesi che dai turisti. Il proprietario Sari-Chan accoglie tutti con un sorriso, e anche se principalmente qui si viene a bere, c’è anche una piccola pista da ballo dove lasciarsi andare.
Aperto tutte le sere, questo è un bar in puro stile giapponese: piccolissimo e senza nessuno che sappia parlare in inglese. Qui vengono a far festa i ragazzi dai 20 ai 30 anni ed è principalmente frequentato da persone del posto. Si trova a Doyama.
Kuro è il bar gay più vecchio di Osaka e per questo attira spesso giapponesi più maturi. Anche se è nella strada principale di Doyama, potrebbe risultare un po’ difficile da trovare. Lo riconoscerai perché ha un’insegna blu (ma attento a non entrare nel bar con l’insegna verde, perché pur chiamandosi nello stesso modo, è un bar diverso).
Aperto nel 1993, questo bar è uno dei pochi in cui poter parlare inglese. Il rischio è di ritrovarsi tra occidentali senza poter apprezzare la vita gay locale.
Il Pump Up è un bar stiloso e molto popolare. Con una clientela giovane, qui potrai incontrare bei ragazzi che non si faranno molti problemi a bere una birra senza indossare la maglia. Lo staff parla solo giapponese, ma faranno di tutto per farti sentire a tuo agio.
Aperto da poco, il Diva è un bar stilosissimo. La proprietaria (una donna transessuale) ha creato un ambiente accogliente e divertente, talmente tanto da farlo diventare da subito uno dei bar che non si può perdere.
In Giappone le discoteche sono tantissime e organizzano party che vanno avanti tutta la notte. Non ci saranno mai le calche come quelle occidentali, ma i giapponesi ti mostreranno che sanno davvero darci dentro.
Questo club è uno dei più popolari di Osaka. Ogni weekend va in scena uno spettacolo incredibile con drag queen, gogo boys, ragazzi bellissimi e animazione super colorata. Leather e abbigliamento fetish è ben accetto.
Questo club organizza serate ogni weekend e oltre a ballare ti farà anche bere bene grazie alla grande selezione di birre, cocktail e altri drink. È frequentato soprattutto da un pubblico giovane.
Questa sauna è una delle più grandi e antiche di Osaka. Ci sono tante vasche e tante aree relax, mentre alcune camere private sono disponibili al piano superiore. I frequentatori della sauna hanno un’età mista (anche se meno anni si ha e meno si paga) e gli stranieri sono ben accettati. All’ingresso, se hai meno di 40 anni, chiedi il Blue Code number, che ti permetterà di accedere all’area frequentata da persone sotto i 40 anni.
Questa sauna si trova nel quartiere gay di Doyama ed è frequentata da ragazzi dai 20 ai 40 anni. Oltre alle vasche ci sono camere private con o senza bagno.
Questa sauna frequentata anche da stranieri, differentemente dalle altre, ha anche una jacuzzi e il solarium. È frequentata da uomini maturi e orsi, per amanti del genere.
Se in pubblico i giapponesi hanno la necessità di mantenere le distanze, in privato si lasciano andare assecondando anche la più piccola delle perversioni. Nei cruising e men’s club potresti però essere ignorato. L’estetica occidentale non attira molto i giapponesi che potrebbero semplicemente ignorarti.
Il club Ranger attiva muscle bear giapponesi tra i 20 e i 30 anni, in effetti persone con capelli lunghi, troppo magre o troppo robuste potrebbero non essere ammesse. Raggiungere il Ranger potrebbe essere un po’ complicato perchè non ci sono insegne o numeri civici, perciò affidati completamente a Google Maps.
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