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Londra è una città con una storia gay antichissima e negli anni ha conservato tantissimi luoghi che sono diventati dei veri e propri monumenti per la storia gay del Regno Unito. Dai pub frequentati da Freddy Mercury a case storiche, questi 10 luoghi ti faranno scoprire una storia gay segreta di cui pochi parlano.
Lo sapevi che il primo pub gay a Londra fu aperto nel 1832 e che in un cabaret fuori dal centro una notte si è presentata Lady Diana con Freddy Mercury per divertirsi e bere una pinta fino all’alba? Ecco gli 8 luoghi che hanno reso grande la storia LGBTQ di Londra.
Proprio vicino Kensington si trova una casa un tempo appartenuta a Lord Leighton, collezionista d’arte e artista che negli anni ha comprato arte da tutto il medio oriente. Nella sua casa, diventata oggi un museo, lui stesso si occupò di arredare ogni stanza, utilizzando uno stile arabo eclettico e inusuale. Anche se non apertamente gay, Lord Leighton era famoso per le sue scappatelle d’amore con altri ragazzi che proprio in questa villa venivano ospitati per passare la notte.
Quando Soho non era ancora il quartiere gay che conosciamo, per rimorchiare altri ragazzi si usavano i vecchi metodi: cruising al parco. Il laghetto di Hampstead era il posto ideale per prendere il sole o fare una passeggiata in cerca di sguardi complici di altri uomini. Tutt’ora si viene qui quando fa più caldo, anche se ormai i cruising all’aperto non vengono più utilizzati come un tempo.
La prima rivolta gay in assoluto nel Regno Unito avvenne a Highbury Field nel novembre del 1970. La protesta, organizzata dal Gay Liberation Front, fu talmente tanto grande che portò a diversi arresti, ma fu da apripista a tutti i Pride che da quel momento in poi furono organizzati in Inghilterra. Qui è possibile venire a vedere la targa commemorativa.
La Royal Vauxhall Tavern non è un bar qualunque ma è un pub con cabaret queer tra i più vecchi al mondo. Era e tuttora è talmente tanto acclamato che durante una notte particolarmente speciale si presentarono Freddy Mercury e Lady Diana per passare lì la serata tra pinte e drag queen. Non passare da questo pub sarebbe davvero un peccato.
Virginia Wolf è una delle scrittrici più acclamate del Regno Unito ed è un’icona lesbo importantissima. Ha vissuto in tantissime case a Londra e alcune di queste hanno anche delle targhe commemorative. Puoi visitarle tutte o andare direttamente nell’ultimo appartamento in Tavistock Square, dove è anche stata messa una statua di bronzo in suo onore.
In tutto il Regno Unito esiste solo una libreria interamente dedicata a temi LGBTQ, e questa si trova proprio vicino la casa di Virginia Wolf. Come riconoscerla? Facile, il nome ti dirà tutto: Gay’s The Word. Aperta nel 1979 rischiava la chiusura, ma fortunatamente grazie al film “Pride” adesso è rinata ed è salva.
La statua di Oscar Wilde a Londra è inusuale, ma cosa ci si può aspettare da questo autore? Wilde scrisse tantissime poesie e libri e divenne un’icona gay anche perché viveva apertamente la sua omosessualità. Per questo motivo finì in prigione per due anni e ne visse tre in esilio. La statua è un po’ strana, ma permette di sedercisi su, come se ci si dovesse sedere sulle gambe dello scrittore per chiacchierare.
L’Admiral Duncan pub è il pub più vecchio di tutta Londra. Fu aperto nel 1832 a Soho che tutt’ora rimane il gay village della città. Questo pub esiste ancora e fu scena di un terribile attacco terroristico contro la comunità gay. Nel 1999 il neo-nazista David Copeland fece esplodere qui una bomba uccidendo 3 persone e ferendone altre 70. Vieni a bere una birra in compagnia e non dimenticare di vedere il lampadario messo nel pub in memoria delle 3 persone che sono venute a mancare.
Foto principale di Bob Walker utilizzata in base ai termini della licenza CC
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