Giappone

12 cose strane giapponesi di cui sentirai la mancanza al ritorno dal viaggio in Giappone

Luigi - Gayly Planet |

12 cose strane giapponesi di cui sentirai la mancanza al ritorno dal viaggio in Giappone

Cose assurde del Giappone di cui sentirai la mancanza una volta rientrato in Italia

Luci al neon, gente che corre e fiumi di persone che attraversano un incrocio… il Giappone non è solo questo, anzi, è un paese fatto di attenzione e dettagli che si inseriscono perfettamente allo stile di vita quotidiano. Ma ci sono tantissime cose strane che vengono fatte e usate quotidianamente che sicuramente ti mancheranno appena tornerai in Italia.

12 cose per cui sentire la mancanza del Giappone

Chi è già stato in Giappone sa che ci sono alcune cose delle quali una volta rientrati in Italia si sente la mancanza, e se ti stai preparando a partire, preparati a goderti queste 12 cose giapponesi, alcune strane, ma che ti mancheranno tantissimo al ritorno.

1. Bento

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Chi non ha mai sentito parlare di bento? Per farla breve è un contenitore con del cibo. Ne esistono di tantissimi tipi e accontentano tutti i gusti. In genere vengono venduti nelle stazioni e i giapponesi (e anche noi) amano consumarli non appena le porte del treno si chiudono. Dentro il bento può esserci di tutto anche se l’ingrediente principale è il riso con carne o pesce e delle verdure.

2. Konbini

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Un post condiviso da Food & Travel with Hugh Harper (@hungryhugh)

I konbini sono piccoli market aperti 24 ore su 24 ore dove puoi acquistare di tutto. Dalla biancheria alla cancelleria, dal cibo ai manga. Esistono diverse catene ma le più diffuse sono il Seven11, il FamilyMart e il Lawson. Mancano sempre tantissimo al ritorno perché in ogni viaggio in Giappone rappresentano il punto migliore dove raccattare buon cibo e qualche spuntino (gli onigiri dei FamilyMart sono BUONISSIMI) in poco tempo!

3. Salviettine umide

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Le salviettine umide sono ovunque e dovunque. Ti vengono offerte nei ristoranti, nei konbini e anche in strada come materiale promozionale di qualche negozio. Appena ti sentirai con la faccia o le mani sporche, nessun problema perché troverai un pacchettino di salviette umide per lavare via tutto. Attenzione soltanto alla salvietta calda dei ristoranti, perché sarà bollentissima. Perchè non sono così diffuse anche qui?

4. Kawaii

Cappello Kawaii

Il Kawaii è uno stile di vita! Significa “supercarino” e viene usato ogni volta che si vede qualcosa di supercarino! Ad esempio il cappello mostro ha spopolato fra i giapponesi e ogni 100 metri qualcuno urlava “kawaiiiiiiiii”. Abbiamo tanto bisogno di più kawaii nelle nostre giornate!

5. Onsen

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Un post condiviso da Victoria Morse (@victoriamorse)

Gli onsen sono le terme giapponesi. Un vero rituale che si tramanda di generazione in generazione. Non c’è niente di meglio che mettersi a mollo in acqua bollente dopo una lunga giornata. Però non immaginarle come delle terme italiane, perché quelle giapponesi sono completamente diverse. Si entra divisi tra uomini e donne e solo ed esclusivamente nudi. Alcuni onsen non permettono alle persone con tatuaggi di accedere, ma fortunatamente tanti hotel hanno un onsen e sono meno rigidi con questa regola.

6. Il gabinetto

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Un post condiviso da Tomomi Esmeralda Suzuki (@tomo19681030)

Se il mondo fosse un luogo giusto i bagni giapponesi sarebbero diffusi dappertutto. Niente è più comodo di un gabinetto made in Japan. Cos’ha di così indispensabile? Tavoletta riscaldata, bidet incorporato con 2 getti d’acqua a scelta e musica per fare le puzzette senza essere sentito!

7. Il tatami

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Il tatami è il pavimento in bamboo delle case tradizionali giapponesi e il suo profumo, specialmente nei ryokan, sarà qualcosa che difficilmente ti capiterà di risentire. È  inebriante e rilassante allo stesso momento.

8. Bevande calde nei distributori

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Un post condiviso da Stefania Sabia 👘 Tokyo (@prossimafermatagiappone)

Se i distributori possono servire bevande fredde perché non possono vendere anche quelle calde? Avranno pensato questo i giapponesi che hanno inserito il tastino atatakai (caldo) nei distributori di bevande sparsi in giro per le città.

9. Cazzatine

I giapponesi sono specializzati nella vendita di ninnoli e cazzatine. Nel giro di 10 giorni durante il nostro viaggio in Giappone siamo stati in grado di comprare 6 manekineko, una quantità esorbitante di sticker, fogli colorati per origami, ciotole, stampe, cartoline, daruma… Niente di utile, ma nemmeno di inutile!

10. File ordinate

Ci sono file per prendere il treno, la metropolitana, per entrare nei ristoranti e per uscire dai locali. Anche il posto più affollato avrà una fila ordinata che ti consentirà l’accesso!

11. Gli stampini

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Un post condiviso da CK (@traveloveya)

Se stai per organizzare un viaggio in Giappone ricordati di portare con te un’agenda. Non servirà a prendere appunti ma a collezionare tutti gli stampini che troverai in giro per il paese. Ogni stazione dei treni ha un suo stampino, in genere nelle biglietterie. Potrai trovarli anche in alcuni negozi, negli infopoint e nei locali più alla moda! Una vera ossessione!

12. Ombrelli trasparenti

Non è un giorno di pioggia in Giappone se non vedi in giro degli ombrelli trasparenti. La storia della loro nascita è davvero curiosa e l’idea della creazione non poteva che essere giapponese. Nel 1958 Sudo Mitsuo decise di “voler riempire il Giappone con i suoi ombrelli di plastica”. Ma fu durante i Giochi Olimpici del 1964 e poi negli anni’70 che divennero ufficialmente un must! A noi mancheranno tantissimo!

Letture consigliate

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