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Cosa fare in caso di discriminazione

Daniele - Gayly Planet |

Cosa fare in caso di discriminazione

Capita spesso di sentire di coppie di ragazzi gay allontanati da una spiaggia per un bacio o per un abbraccio o di altre coppie discriminate in ristoranti e B&B. A noi non è mai successo di essere discriminati da una struttura alberghiera o in un ristorante in quanto gay, ma ogni volta che succede una cosa del genere ci è chiaro che al posto di quelle persone ci saremmo potuti essere noi. Ognuno di noi!

Cosa possiamo fare quindi in caso di discriminazione? Rete Landford ha pubblicato una guida molto utile che ci aiuta a capire la legge. Che si tratti di discriminazione sul posto di lavoro, durante un viaggio o in qualsiasi esercizio commerciale la legge è dalla nostra parte!

Cosa dice la legge in caso di discriminazione

Anche se ci sono dei vuoti normativi sia a livello nazionale che a livello europeo, in caso di discriminazione è assolutamente possibile richiedere il risarcimento del danno oltre che il risarcimento per lesione della dignità personale.

È assolutamente doveroso denunciare l’accaduto affinché vengano irrogate le sanzioni. Gli esercenti, secondo l’articolo 187 del Regolamento per l’esecuzione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, non possono rifiutare prestazioni del proprio esercizio a chiunque voglia utilizzarlo. Se questo non avviene l’esercente si vedrà costretto a pagare una somma che va dai € 500 ai € 3000.

Lo scorso anno, nella vicenda che ha visto una coppia gay allontanata dalla Casa Vacanza Ciufo in Calabria, il proprietario si è difeso dicendo che la sua struttura non era un albergo ma una casa privata con delle camere in affitto.

Sbagliatissimo. L’articolo 187 è applicabile a:

alberghi, compresi quelli diurni, locande, pensioni, trattorie, osterie, caffè o altri esercizi in cui si vendono al minuto o si consumano vino, birra, liquori od altre bevande anche non alcooliche, […] sale pubbliche per bigliardi o per altri giuochi leciti o stabilimenti di bagni, ovvero locali di stallaggio e simili. Si aggiungono a questi gli alberghi e le strutture ricettive comprese quelle che forniscono alloggio in tende, roulotte, nonché i proprietari o gestori di case e di appartamenti per vacanze e gli affittacamere, ivi compresi i gestori di strutture di accoglienza non convenzionali, ad eccezione dei rifugi alpini inclusi in apposito elenco istituito dalla regione o dalla provincia autonoma.

Come segnalare una discriminazione?

Basta recarsi presso la Questura o la Stazione dei Carabinieri più vicina e denunciare il fatto. Non dimenticare di avvisare siti o servizi online su cui hai prenotato la struttura.

Tutti, ma soprattutto Booking e Airbnb hanno delle condizioni ferree sulla non discriminazione. Notizie come queste quindi faranno chiudere i profili ufficiali su ogni piattaforma di prenotazione.

La legge è dalla nostra parte, abbiamo il diritto di essere noi stessi! E se qualche gestore di strutture e servizi pubblici non ha voglia di far usare i propri servizi a persone omosessuali, è meglio che chiudano subito bottega perché non c’è non ci sono più camere disponibili per l’omofobia!

Guida completa su Rete Landford.

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