Una destinazione instagrammabile è più desiderabile di un’altra?
Fino a 8 anni fa nemmeno esisteva e non ne sentivamo l’esigenza, oggi invece Instagram influenza il nostro modo di fare le vacanze.
Instagram è entrato prepotentemente nelle nostre abitudini. Noi lo utilizziamo per raccontare i nostri viaggi e condividere la nostra vita insieme.
Ma non è tutto. Lo usiamo tantissimo per scoprire nuovi posti e parlare con gente del posto per farci consigliare ristoranti e luoghi insoliti da visitare. Sicuramente una delle migliori app da utilizzare durante un viaggio.
Il successo di Instagram per i viaggi
Da quando è stato inglobato nella grande famiglia di Facebook ha avuto ancora più successo. Il suo punto forte è sicuramente che tutti ci sentiamo in grado di comunicare qualcosa attraverso una foto (non importa che rispetti dei criteri minimi di qualità) ai quali in genere accompagniamo una didascalia che descrive le nostre emozioni.
Tutti (o quasi) usiamo Instagram. Soprattutto i più giovani e il successo è stato decretato proprio dai ragazzi… quelli che i marketers chiamano erroneamente millennials.
Non è un caso che su Instagram siano sopratutto i ragazzi a essere fra gli utenti più attivi. Su Instagram si condive, si commenta, si mette mi piace, si creano stories e si guarda tutto quello che succede a personaggi famosi e amici. Ma non solo… su Instagram si può scegliere anche la meta delle prossime vacanze.
Cosa rende un luogo desiderabile?
Un’indagine di un’agenzia immobiliare inglese ha rivelato che per i ragazzi fra i 18 ai 33 anni quello che influisce di più nella scelta di un posto è l’instagrammabilità dei suoi luoghi.
In questa intervista sono stati coinvlti 1000 ragazzi e le risposte alla domanda “In base a cosa scegli la tua prossima destinazione?” sono state:
- Se è instagrammabile 40,1%
- Costo e disponibilità di alcol 24%
- Crescita personale 2,6%
- Possibilità di provare la cucina locale 9,4%
- Opportunità di scoprire luoghi di interesse 3,9%
A pensarci poi non è tanto una novità. Quasi sempre è stato così, è cambiato solo il modo e il media che ci porta a convincerci che un posto sia meglio di un altro. Da un lato cerchiamo sempre di visitare posti desiderabili, dall’altro attraverso Instagram siamo anche in grado di riconoscere i luoghi per come sono e senza i filtri applicati nella foto nel depliant dell’agenzia viaggi. Per non parlare delle tantissime pubblicità che spacciano le località più remote come fra le più desiderabili.
E ovviamente tutto questo ha un impatto sulla scelta delle destinazioni da viaggio. Nella scelta dei luoghi da visitare nelle Filippine ha avuto una certa influenza Instagram… probabilmente non avremmo visto metà dei posti e delle bellezze che sono nell’Isola di Bohol.
Come influisce Instagram?
Instagram quindi può decretare il successo di una destinazione, ma anche la “fine”. A partire dai piccoli paesini che “per colpa” di Instagram sono presi d’assalto.
Un caso recente è quello delle “Maldive di Milano”. Ma ci sono tante città che grazie a luoghi particolarmente instagrammabili hanno rilanciato la propria offerta turistica.
Ci sono poi tantissimi luoghi che nei depliant turistici vengono venduti come imperdibili ma che nella realtà non sono un granchè.
In tutto questo chi ci sta perdendo un po’ sono gli enti del turismo, i tour operator, gli hotel e chiunque lavori nel turismo.
Sono ancora pochi a sfruttare le potenzialità di Instagram in campo turistico, magari coinvolgendo fotografi e influencer. E se un social o un app funziona perché non sfruttarla a proprio vantaggio?
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