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Il mito di Imene: il dio greco che fece innamorare Apollo

Luigi - Gayly Planet |

Il mito di Imene: il dio greco che fece innamorare Apollo

Imene, amore e il tempio pagano in Basilicata

Imene è un dio greco che insieme ad altri eroti (chiamati anche come Amori o Amorini) sono figure associate all’amore divino e alla sessualità, presenti all’interno della poesia, della letteratura, dell’arte classica greca.

Non sappiamo se l’imene deve il suo nome al dio greco o se è il contrario, sta di fatto che la storia di questo dio è molto interessante e vale la pena di essere approfondita. 

Il mito di Imene

Come tanti altri miti, anche quello di Imene è avvolto in tante mille sfumature che rendono la sua figura ancora più misteriosa. 

Secondo alcuni, Imene era il figlio di Dioniso e di Afrodite, secondo un’altra versione invece era il figlio di Apollo e della musa Calliope. In tanti sono concordi però che Imene era un dio veramente bello, con la testa ricoperta da riccioli d’oro e un fisico androgino che metteva d’accordo uomini e donne.

Ed è proprio grazie alla sua bellezza che Apollo se ne innamorò perdutamente e anche da Espero, da Tamiri, e secondo il mito era amico e compagno di Eros, dio dell’amore.

Un’altra leggenda dice che Imene era un bellissimo ragazzo ateniese di umili origini che si innamorò della figlia di un potente signore di Atena. Imene iniziò a seguire la ragazza ovunque, fin quando scoprì che era loro intenzione recarsi a Eleusi per fare un sacrificio a Demetra. Dato che alla processione erano ammesse solo le donne, Imene decise di travestirsi e di unirsi al corteo.

La nave dove si trovavano le donne però venne assaltata dai pirati, e Imene annunciò che le avrebbe salvate dal disastro solo se a opera compiuta gli fosse permesso di sposare la ragazza. Così fu, e da allora Imene venne invitato ad aprire ogni matrimonio. 

Nella mitologia romana, Imene presiedeva ogni matrimonio, e per il suo aspetto femmineo, solitamente veniva coronato di rose, avvolto in un velo (da cui l’idea dell’imene ancora intatto prima del matrimonio) e con in mano una fiaccola. Questo Dio era talmente tanto amato, da guadagnarsi anche una meravigliosa poesia della poetessa Saffo. 

Il tempio pagano di Imene a Venosa

Ma esistono templi dedicati al dio Imene? Ebbene sì, e uno (al momento non sappiamo se ne esistono altri) si trova a Venosa, in provincia di Potenza. 

Fra le cose da fare e vedere a Venosa c’è l’Abbazia della Santissima Trinità ed è qui che si può vedere, un po’ nascosto e defilato, il tempio pagano di Imene sul quale fu costruita la Basilica Paleocristiana. Difficilmente il parroco ti racconterà l’interessante storia di Imene che dimostra come la storia dell’Antica Roma considerasse tutti gli orientamenti sessuali e identità di genere esistenti.

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Sempre nei pressi della vecchia chiesa, si trova una colonna romana che anche oggi è protagonista di un antico rituale di fertilità. Si dice infatti che le donne che non riescano ad avere figli debbano sfregare il palmo della mano sulla colonna al fine di aumentare la propria fertilità. 

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