Cos’è il Pride: Significato e storia della manifestazione più importante della comunità LGBTQ+

Il Pride, che fino a qualche anno fa veniva chiamato Gay Pride, è famosissimo per i suoi colori, gli abiti e l’energia incredibile che la comunità LGBTQ+ riversa nelle strade durante le parate. Per capire perché si festeggia e il significato bisogna però conoscerne la sua storia e in molti si chiedono cosa significa Pride. Il motivo per qui questa manifestazione così colorata è diventata famosissima sta proprio nel suo passato. E chi etichetta il Pride come “Carnevalata”, il più delle volte non conosce nemmeno i motivi per cui è nato e si è evoluto in questo modo.
Simbolicamente viene riconosciuto come nascita del movimento LGBTQ+ moderno e del Pride come lo conosciamo un evento in particolare: i moti di Stonewall.
Data storica | 27 e 28 giugno 1969 |
Data della celebrazione | 27 giugno |
Luogo | Stonewall Inn, New York |
Significato | Nascita del movimento LGBTQ+ moderno (liberazione gay) e nascita del Gay Pride |
Motto | “Say it clear, say it loud. Gay is good, gay is proud!“ “Dillo in modo chiaro, e urlalo. Essere gay è giusto, essere gay è motivo d’orgoglio” |
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La storia del Pride: lo Stonewall Inn
La storia del Pride mette le sue radici negli anni ’60 negli Stati Uniti, quando era frequente che i poliziotti organizzassero delle retate nei locali gay picchiando, arrestando e minacciando i membri della comunità LGBTQ+ che erano lì solo per divertirsi. Decenni di oppressione furono la miccia che fece accendere la prima rivolta.
Era la notte del 27 giugno del 1969 e un gruppo di poliziotti fece irruzione nel bar gay Stonewall Inn di New York. Per la prima volta la comunità LGBTQ+ non rimase a guardare e decise di rispondere alle manganellate con altrettanta violenza. Leggenda vuole che fu Sylvia Rivera a scagliare il primo colpo levandosi la scarpa col tacco e lanciandola contro un poliziotto.
Il primo giorno i poliziotti furono 10, ma si ritrovarono a dover lottare contro almeno 500 persone tra i frequentatori dello Stonewall Inn e altre persone della comunità LGBTQ+ che corsero in aiuto. Il secondo giorno di scontri la polizia schierò anche l’unità utilizzata per le manifestazioni contro la guerra in Vietnam, ma si ritrovarono almeno 1000 persone contro e in prima linea una fila di drag queen pronte a deriderli con uno slogan pensato proprio per loro.
We are the Stonewall girls
We wear our hair in curls
We wear no underwear
We show our pubic hair
We wear our dungarees
Above our nelly knees!Siamo le ragazze dello Stonewall
Abbiamo i capelli riccioluti
Non indossiamo intimo
Vi mostriamo i nostri peli pubici
E mettiamo delle salopette corte…
…sopra le nostre ginocchia da checche!
Per tutti i giorni a seguire la comunità gay decise di scendere in strada mostrando a tutti che loro esistevano e che era finito il tempo di nascondersi. Lo slogan era uno ed era chiarissimo: “Say it clear, say it loud. Gay is good, gay is proud.” (Dillo in modo chiaro, e urlalo. Essere gay è giusto, essere gay è motivo d’orgoglio).
I primi Gay Pride

Esattamente un anno dopo, in memoria dei moti di Stonewall, fu organizzato il primo Gay Pride a New York, inizialmente chiamato Christopher Street Liberation Day March. Durante questa marcia i partecipanti scesero in strada indossando i vestiti più sgargianti, slip e costumi da bagno. Le donne transessuali e i travestiti potevano finalmente passeggiare in strada con i costumi a loro più consoni e senza avere paura. Questa marcia serviva a dire in modo inequivocabile che le regole sociali erano regole di repressione e che nessuno aveva più voglia di seguirle.
Sempre quello stesso anno furono organizzate altre manifestazioni a Chicago, San Francisco e Los Angeles. E fu proprio Los Angeles la prima città ad ottenere che la strada in cui sarebbe avvenuta la manifestazione fosse transennata così da organizzare una vera e propria parata.
Pride oggi: perché si festeggiano?

I Pride oggi sono delle manifestazioni che diamo quasi per scontato, ma celano dietro la propria storia anni e anni di lotta e violenza. Noi abbiamo stilato l’elenco degli 8 motivi per cui tutti dovrebbero partecipare a Pride, ma a contarli non basterebbero nemmeno una ventina di mani. I pride sono vitali e necessari e dovremmo tutti difenderli proprio perché ci danno la possibilità di rompere quelle regole sociali che il più delle volte sono delle catene vere e proprie.
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- Dall’Orto, Giovanni (Autore)
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