Indonesia

L’Indonesia (e Bali) è un paese gay-friendly?

Daniele - Gayly Planet |

L’Indonesia (e Bali) è un paese gay-friendly?

Viaggiare in Indonesia e Bali sono sicuri per un viaggiatore gay?

L’Indonesia sta vivendo una primavera del turismo ed è una delle mete più richieste degli ultimi anni. Questo vale anche per i viaggiatori LGBT attratti dal fascino della natura di Java e dalla vita notturna di Bali.

Ma l’Indonesia e Bali sono delle mete sicure se sei un viaggiatore gay solo o in coppia? La situazione è abbastanza complicata e per quanto Bali sia rimasta un’isola con tanta vita gay e turisti gay, non si può dire la stessa cosa delle altre isole.

È legale l’omosessualità in Indonesia?

Differentemente da altri paesi del sud est asiatico come la Malesia, in cui l’omosessualità è un reato, la legislazione indonesiana non mette al bando i cittadini LGBT, ma i gay indonesiani subiscono una forte pressione sociale e vengono spesso discriminati.

Il Paese è la nazione al mondo con più alta percentuale di musulmani, si parla dell’87% della popolazione, e per quanto i musulmani indonesiani siano moderati, sono culturalmente ostili nei confronti dell’omosessualità. Inoltre nelle isole di Sumatra e Aceh è in vigore la legge islamica della sharia, che criminalizza apertamente ogni atto omosessuale.

Nelle altre isole dove la sharia non è in vigore, viene però spesso usata la legge contro la pornografia per avere il pretesto di arrestare uomini e donne colti in atteggiamenti sessuali. Proprio nel 2017 durante due raid in alcune saune gay di Jakarta sono stati arrestati circa 200 uomini con l’accusa di partecipare a festini sessuali.

A Bali invece, dove la presenza di turisti è massiccia e la religione predominante è induista, le cose vanno un pochino meglio, almeno per i turisti. Anche se a Jakarta c’è una discoteca apertamente gay, è a Bali che si viene per buttarsi alle spalle la paura di essere arrestati e discriminati.

Viaggiando in Indonesia: Java e Bali sono destinazioni gay-friendly?

Nell’ultimo viaggio in Indonesia che abbiamo fatto per lavoro, visitandola quindi separatamente, non abbiamo mai avuto problemi e le persone si sono approcciate amichevolmente anche sapendo che siamo sposati o vedendo il nostro profilo Instagram. È però vero che siamo turisti occidentali e che il trattamento riservato a noi è ben diverso da quello riservato alle persone del posto.

Java gay-friendly

Java è un’isola che si visita per la sua natura, i vulcani e i paesaggi incredibilmente belli. Jakarta è la capitale dell’Indonesia e per quanto immensa (circa 10 milioni di abitanti) ha solo una discoteca apertamente gay.

La comunità LGBT locale viene spesso tormentata dalla polizia e dall’utilizzo creativo della legge contro la pornografia, e anche solo passeggiare mano nella mano per strada potrebbe essere pericoloso. Ma aspettatevi di incontrare coppie o gruppi di ragazzi praticamente ovunque. I centri commerciali e caffetterie come Starbucks o Dunkin’ Donuts sono i luoghi dove ci si incontra e dove è più facile conoscere altri ragazzi, mentre saune e cruising sono tutte state chiuse e al momento non sono previste nuove aperture.

Bali gay-friendly

Bali, e soprattutto la città di riviera Seminyak sono molto più aperte di Java. La popolazione è in maggioranza induista e socialmente la comunità LGBT è più accettata e integrata, anche se di poco. Per gli indonesiani è comunque difficile vivere la propria omosessualità apertamente, mentre i turisti si sentono più liberi grazie anche alle discoteche gay e ai resort only-men aperti vicino la costa.

All’interno dei locali e negli hotel non ci sono problemi, e l’affettività viene mostrata senza pudore, all’esterno è comunque più raro vedere ragazzi mano nella mano e ancor meno coppie scambiarsi effusioni.

Viaggio gay in Indonesia e Bali

Quindi Indonesia si o no? Dipende dal proprio approccio personale al viaggio. Noi preferiamo sempre visitare paesi in cui essere gay è legale e non esistono leggi contro la propaganda LGBT, e di fatti Java e Bali per lo meno non hanno una legislazione punitiva.

Ma la comunità LGBT indonesiana affronta discriminazioni sempre peggiori, che diventano acute anno dopo anno. Da turisti occidentali siamo sicuramente più fortunati ma bisogna stare attenti in ogni caso quando si visitano delle zone meno conosciute, oltre che le isole di Sumatra e Aceh dove l’omosessualità è punita per legge.

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