La Grecìa Salentina: Itinerario alla scoperta di una zona insolita da visitare in Salento
Nel cuore del Salento esiste una zona con lingua, tradizioni, riti e piatti che affondano le radici nella cultura greca e che prende il nome di Grecìa Salentina. In sostanza si tratta di un’area della Provincia di Lecce ellenofona dove si parla ancora oggi un dialetto neo-greco chiamato griko e che appunto è molto simile al greco.
Questa è una zona molto affascinante da visitare e che permette a chi vuole conoscere qualcosa di più, di entrare in contatto con una storia e delle tradizioni, non diverse, ma complementari della cultura salentina. In questo articolo troverai informazioni sulla storia della Grecià salentina, sul ruolo importante per la cultura del Salento stesso e un itinerario ideale per scoprire qualcosa in più su questa zona della Puglia.
Paesi Grecìa Salentina
Al momento sono 12 i paesi che fanno parte della zona della Grecìa Salentina, anche se in alcuni di questi ormai la cultura grika è andata perduta. Qui puoi trovare l’elenco dei 12 paesi mentre nell’articolo un po’ di storia e cosa vedere e dove trovare da cultura grika in questi borghi.
- Calimera
- Carpignano
- Salentino
- Castrignano de’ Greci
- Corigliano d’Otranto
- Cutrofiano
- Martano
- Martignano
- Melpignano
- Sogliano Cavour
- Soleto
- Sternatia
- Zollino
Storia della Grecìa Salentina
Sono in tanti a pensare che la storia della Grecìa Salentina sia legata al periodo della Magna Grecia, quando tutta la penisola italiana meridionale (dal Salento alla Sicilia) furono colonizzate dai Greci. In realtà la formazione di questa piccola zona linguistica si sviluppò in epoca bizantina quando a causa della guerra greco-gotica iniziarono ad arrivare in Salento i primi migranti di origine greca.
Alla fine del 1500 erano griki gli abitanti centrali del Salento, numero che andò via via restringendosi a causa di vari eventi fra cui la fine ufficiale del rito greco nel 1600. A inizi del Novecento erano rimasti solo 13 comuni, diventati oggi nove (geograficamente 12) i comuni che sono giustamente gelosi custodi della tradizione, cultura e letteratura grika.
Itinerario alla scoperta della Grecìa Salentina
I comuni dove si possono trovare tracce della Grecìa Salentina sono 9: Calimera, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino. A ogni ingresso in uno di questi comuni troverai la scritta Kalòs Irtate, ovvero Benvenuti nel dialetto greco di quest’area.
Una terra molto legata al sole, tanto da essere il simbolo di ben tre comuni dell’area, il punto di riferimento dei tanti menhir (costruzioni neolitiche) e dolmen che proprio al sole sono diretti. Ma cosa vedere in queste zone? Ecco le cose imperdibili da vedere in questo itinerario alla scoperta della Grecìa Salentina.
Calimera: cosa vedere
Iniziamo dal primo comune della Grecìa Salentina: Calimera. In greco “Calimera” significa buongiorno e il nome di questo paesino abitato da poco meno di settemila abitanti richiama subito il suo legame con la cultura greca.
Il nostro itinerario parte da qui perché proprio a Calimera è possibile visitare la Casa Museo della civiltà e della cultura grika per scoprire e imparare un po’ della storia di questo territorio davvero ricco di tradizioni. Una delle sezioni più belle è quella dedicata alle lampade di carta colorate che vengono realizzate per una festa in paese in cui vengono esposte e poi bruciate.
- Orari apertura: 10–12:30, 17:30–21 (domenica chiuso)
- Costo: gratuito (con offerta)
Le cose da fare e vedere a Calimera sono davvero tante e molto interessanti, ma prima di proseguire per la prossima tappa fai in modo di passare a vedere la Stele di Calimera realizzata in puro marmo attico, donata da Atene e proveniente dal Museo nazionale di Atene.
- Indirizzo Stele di Calimera: Via Montinari, 73021 Calimera LE
Sulla strada per la prossima tappa ci fermiamo a vedere il Dolmen Placa, fra i tanti monumenti megalitici, il Dolmen Placa è quello più grande. Si tratta di un monumento sepolcrale costituito da lastre conficcate nel suolo e sormontata da un’altra lastra.
- Indirizzo Dolmen Placa: 40°15’30.7″N 18°18’33.9″E (coordinate Google Maps)
Martano: cosa vedere
Cosa vedere a Martano legato alla cultura grika? Si dice che Martano sia stata fondata dai discendenti dei Candioti di Minos, congiunti agli ateniesi di Giapige e che la tradizione greca affonda le radici nella notte dei tempi.
Fra le cose da vedere a Martano sicuramente il Castello, realizzato intorno al XV secolo da Ferdinando e Alfonso d’Aragona e il villaggio di Apigliano, uno dei tanti villaggi medievali abbandonati nel Salento tra il XIV e il XVI secolo.
Castrignano dei Greci: cosa vedere
Terza tappa di questo itinerario è Castrignano dei Greci. Le origini di questo paese sono incerte, ma comunque legate al mondo greco. Qualcuno sostiene che sia stata fondata da Minosse, altri invece affermano che il paese fu fondato da un condottiero cretese di nome Giapige.
Nonostante la sua origine incerta, sta di fatto che fra il IX ed il X secolo, Castrignano divenne territorio dei greci bizantini che portarono leggi, usanze e lingua, quella che oggi è diventata il griko. Oggi, anche solo camminando nel centro storico, è possibile sentir parlare le persone in griko e andare a caccia di tracce di questo passato.
Melpignano: cosa vedere
Melpignano negli ultimi anni è diventata famosissima per il concerto della Notte della Taranta, un festival itinerante per i paesini della Grecìa Salentina che proprio a Melpignano volge al termine con il concerto che ogni anno richiama tantissimi curiosi e appassionati.
La zona di Melpignano è stata abitata sin dai tempi dell’età del bronzo, e a testimonianza ci sono alcuni antichissimi menhir. Il centro storico del paese infatti si caratterizza per la presenza di menhir, dolmen e case a corte.
Cosa vedere a Melpignano:
- Palazzo Marchesale, il castello
- Chiesa ed ex Convento degli Agostiniani
- Cappella di Sant’Antonio de lo Cairo
- Piazza San Giorgio
Corigliano d’Otranto: cosa vedere
Il Borgo di Corigliano d’Otranto è ricco di edifici che raccontano una storia antica e ricca di avvenimenti. Fra le cose da vedere la Chiesa Madre nel 1622, la Chiesa della Madonna delle Grazie, databile intorno alla prima metà del Seicento e il Castello medievale de’ Monti interamente circondato da un fossato e con quattro torrioni circolari.
Soleto: cosa vedere
In griko questo comune si chiama Sulìto ed è uno di quei borghi tranquilli dell’entroterra salentino dove trascorrere una metà giornata piacevole. Fra le cose assolutamente da vedere la Guglia di Raimondello, la chiesa di San Nicola e la chiesa greco-bizantina di Santo Stefano.
- Orari apertura Chiesa di Santo Stefano: 09–12, 15:30–18:30 (chiusa sabato e domenica)
- Costo: gratuito
Zollino: cosa vedere
Altro centro della Grecìa Salentina si trova Zollino. Fra i monumenti da visitare la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli con la colonna esterna imponente, la Chiesa di Sant’Anna, la Colonna votiva di San Pietro, la Cappella della Madonna di Loreto e il frantoio ipogeo.
Sternatia: cosa vedere
A pochi chilometri da Zollino si trova Sternatia ed è il comune con la più alta percentuale di parlanti griko dell’intera Grecìa Salentina. Fra le cose da vedere ricordiamo la Chiesa di Maria SS. Assunta, il Convento e Chiesa dei Domenicani, la Chiesa di San Rocco, la Cappella di San Vito e lo splendido Palazzo Granafei.
Martignano: cosa vedere
Martignano si trova in una zona fra Lecce e Roca Vecchia, l’antica città riscoperta grazie agli scavi archeologici nei pressi della Grotta della Poesia. Sorge in una zona priva di acque sotterranee che costrinse la popolazione a ricorrere all’accumulo delle acque piovane nelle tipiche ‘pozzelle’. Il Parco delle Pozzelle infatti è uno dei luoghi più caratteristici da vedere in zona.
Grecìa Salentina mappa
In questa mappa puoi trovare tutti i borghi nominati in questa guida così da sapere dove si trovano e quanto ampia è la zona che circoscrive la Grecìa Salentina.
Cucina: piatti tipici della Grecìa Salentina
La cucina della zona della Grecìa Salentina è molto varia e basata da piatti di verdure, pesce, legumi e pasta. Fra tutte, proprio di questa zona, è la ciciri e tria (tria significa pasta in griko) piatta caratteristico realizzato in occasione della festa di San Giuseppe ma consumato anche spesso normalmente.
Fra i prodotto da forno da assaggiare oltre ai taralli e alle puccette, anche l’ottimo pane cotto nel forno di pietra.
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